Le aree verdi in ambiente urbano giocano un ruolo chiave per il benessere psico-fisico di chi abita e lavora in città. La presenza di vegetazione contribuisce a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo e dell’ambiente in cui viviamo, gli alberi catturano lo smog restituendo ossigeno e ombreggiano le strade, contribuendo ad abbassare il livello di temperatura raggiunto sul suolo, negli edifici e nelle auto. Ma il contributo sociale delle aree verdi non si ferma qui, esse rappresentano delle vere e proprie isole di benessere.

 

 

Nei parchi e nei giardini è possibile praticare attività fisica, protetti almeno in parte dagli inquinanti della città. Sono spesso sede di eventi e feste cittadine. Offrono riparo ai residenti e ai turisti in cerca di una sosta rigenerante. Sono luoghi ideali per progetti di educazione e sensibilizzazione ambientale. Attraverso il recupero di aree abbandonate o compromesse, o tramite l’installazione di opere e monumenti rappresentano parte della memoria storica di una città.

 

 

 

ATTIVITA' RICREATIVE

 

Il più importante ruolo sociale delle aree verdi urbane è quello di fornire ai cittadini luoghi dove effettuare attività all'aperto. Le pause dal lavoro e dagli impegni quotidiani non sempre consentono di raggiungere zone naturali fuori dai confini cittadini. Occorre pianificare e progettare gli spazi urbani affinché siano presenti aree verdi a disposizione di tutta la comunità. Diversi studi hanno dimostrato come la qualità della vita in città migliori con l’aumentare di aree ricreative e di vegetazione.

 

Tra le attività svolte più di frequente nei parchi urbani lo sport si aggiudica il primo posto. Dalla semplice corsa, agli sport di gruppo outdoor offerte da numerosi centri sportivi. Capita sovente che impianti sportivi sorgano all’interno di più vaste aree verdi o nelle zone immediatamente circostanti. Ne è un esempio lo Stadio del Canoa sopra il quale affaccia il Giardino Donne della Resistenza. Il Giardino garantisce agli appassionati una tribuna naturale sul canale, dove i canoisti si allenano e gareggiano. Le competizioni di canoa regalano lustro a Ivrea da decenni Allo stesso modo il Giardino si presta a ospitare altre manifestazioni sportive come gli Eporedia Active Days e le gare dell’Orienteering Storico Culturale 'Ivrea e la Resistenza partigiana' in occasione della Festa della Liberazione. Il percorso della passerella e il Parco Fluviale offrono a podisti e ciclisti la possibilità di allenarsi lungo le rive della Dora, lontano dal traffico cittadino.

 

Ma non è solamente spazio per lo sport quello offerto dai parchi urbani. Le passeggiate, una pausa pranzo nel verde, una festa di compleanno all’aperto, un aperitivo tra amici, la natura attrae, offrendo tranquillità e rifugio. Il ruolo sociale delle aree verdi è sempre più riconosciuto e sono sempre di più le risorse che vi vengono destinate. La realizzazione di parchi giochi, aree picnic, spazi aperti e attrezzati per ospitare fiere e concerti, il mantenimento di percorsi ben segnalati e di aree ecologiche per la pulizia, sono solo alcune delle azioni che possono essere intraprese in tal senso. In molte regioni si riuniscono annualmente gli Stati Generali del Verde per studiare nuovi approcci e nuove strategie di valorizzazione del bene naturale urbano. Attraverso le importanti opere di riqualificazione delle sponde della Dora e dell’ex area Montefibre, anche Ivrea sta dimostrando una particolare attenzione in questo campo.

EDUCAZIONE AMBIENTALE

 

Nell’ambiente urbano le aree verdi rappresentano un importante patrimonio per la realizzazione di percorsi di educazione ambientale e gestione partecipata del territorio. Le aree naturali meno alterate come i parchi e i corridoi ecologici offrono la possibilità di realizzare progetti di ricerche naturalistiche sul campo. Percorsi didattici, cartellonistica, visite guidate, e modalità di fruizione consapevole di questi spazi sono molteplici e facilmente replicabili. Favorire una partecipazione attenta e informata riguardo le ricchezze del proprio territorio deve diventare uno degli obiettivi primari nella programmazione amministrativa di ogni città.

 

Ivrea offre alcuni ottimi esempi di aree verdi urbane a vocazione didattica come il Parco della Polveriera e l’Orto della Palude. Aree seminaturali restituite alla città e valorizzate dal lavoro di numerose associazioni che operano in ambito culturale e ambientale. Parte integrante del progetto Il Verde Intorno a Noi si concentra sull’importanza di educare e avvicinare i cittadini al proprio patrimonio naturale attraverso percorsi didattici innovativi e interattivi. Il primo passo per raggiungere questo obiettivo si deve focalizzare sulla conoscenza delle realtà naturali, sia attraverso una loro accurata mappatura, sia attraverso la condivisione di informazioni sulle loro caratteristiche ambientali, culturali e sociali. Successivamente occorre attivare processi di rigenerazione, tutela e valorizzazione. Le attività proposte possono includere eventi ludico-ricreativi, incontri di sensibilizzazione o veri e propri percorsi di gestione condivisa. Per il nostro progetto abbiamo deciso di offrire pacchetti didattici per le scuole del circondario. Un' apposita sezione è dedicata alla pratica del foraging (andar per erbe) presentando ricette a base di specie vegetali reperibili nei nostri parchi e negli ambienti perifluviali.

MEMORIA STORICA

 

Spesso parchi e giardini rivestono anche il ruolo di custodi di storie. A volte si tratta di ricordare la storia dei luoghi in cui sorgono, le vicende che li hanno visti partecipi. Altre volte ci raccontano storie care a chi li vive, storie di personaggi locali o di illustri italiani, memorie del passato, di compianti caduti, di grandi scopritori, di insigni regnanti o di artisti rivoluzionari. Quella raccontata dai nostri parchi è la storia di una città antica. Fondata dai popoli celtici, Ivrea fu colonia romana dal 100 a.C., chiamata Eporedia in onore all’abilità dei suoi abitanti di maneggiare carri e cavalli. Delle numerose testimonianze romane rinvenute in epoca moderna alcune attraversano anche le sponde della Dora. Il Ponte Maior collegava Ivrea alla campagna a sud del fiume con le sue dieci ampie arcate e i suoi 5 metri di larghezza. Della maestosità di questo ponte non restano che i relitti dei basamenti, nascosti dalla fitta vegetazione, a memoria di un passato militare e commerciale. Passata sotto il dominio longobardo e carolingio, sotto la guida di re Arduino, di vescovi e di regnanti di casa Savoia Ivrea racconta il suo passato attraverso il suo rinomato Carnevale Storico e le sue fiera.

 

Fu agli inizi del XX secolo che Camillo Olivetti cambiò per sempre il volto della città, fondando l’omonima azienda di macchine per scrivere. La grande espansione economica e sociale che visse Ivrea grazie alla famiglia Olivetti si può leggere in ogni angolo della città che è tornata recentemente a far parlare di sé grazie alla nomina del complesso urbano-architettonico degli impianti olivettiani quali sito UNESCO come esempio di 'città industriale del XX secolo'.  Ma la si incontra anche attraversando la passerella intitolata a Natale Capellaro, creativo progettista di rilievo dell’Olivetti. Altro lascito del fiorente periodo industriale eporediese è rappresentato dall’area ex-Montefibre. La società tessile Châtillon, fondata in Val d’Aosta, aprì un importante stabilimento per la produzione del nylon a Ivrea, nella zona antistante la stazione. Negli anni ' 70 grazie a una grande fusione aziendale la società tessile Châtillon assunse il nome di Montefibre, nome poi ereditato dall’area in cui sorgevano i suoi impianti. Di questi ultimi non è rimasta traccia, al loro posto si sta concludendo un’importante opera di riqualificazione.

 

Ma il ruolo di narrazione non si conclude qui. I Giardini Donne della Resistenza così battezzati nel 2008 in memoria del sacrificio, del coraggio e del ruolo fondamentale svolto dalle donne durante la Resistenza a Ivrea. Nel giardino vengono organizzati eventi e attività in occasione del 25 Aprile e delle altre ricorrenze legate alla lotta partigiana. Nell’area attrezzata della passerella, invece, sorge una pergola in memoria dei profughi, vittime nel Mediterraneo: “Noi siamo Mediterraneo. Non è il mostro del mare che ci ha fatto naufragare, la colpa è del mostro della guerra che ci ha fatto scappare dalla nostra terra”.

 

Il Parco Dora Baltea è il grande progetto urbanistico che include la sede di importanti servizi cittadini immersi in una ampia area di verde urbano. L’area verde comprende una zona centrale pubblica in fase di realizzazione (Parco Dora), diversi giardini privati alle dipendenze del nuovo complesso residenziale e il giardino fluviale di cui fanno parte il percorso della passerella e il Parco Fluviale. La passerella ciclopedonale e le aree verdi lungo la Dora sono state progettate e realizzate con lo scopo di connettere il polo di trasporti e servizi con il centro città, ponendo l’attenzione su percorsi pedonali, spazi di aggregazione e sviluppo green del territorio. I nostri parchi sono quindi frutto e memoria di scelte ed eventi storici che hanno segnato la città di Ivrea.

 

Per scoprire di più riguardo al valore sociale delle nostre aree verdi,

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