Le aree verdi rivestono un ruolo importante nelle dinamiche di tutela dell’ambiente. La presenza di
vegetazione in città concorre a modificare le condizioni chimico-fisiche dell’aria e del suolo nei centri urbani, assorbendo una buona percentuale degi inquinanti prodotti e tamponando gli impatti antropici sugli ecosistemi circostanti. Grazie alla presenza di queste aree vengono potenziate le connessioni della rete ecologica e favorite le azioni di salvaguardia della biodiversità.

 

 

BIODIVERSITÀ

 

 

Nonostante l’origine antropica di molte aree verdi urbane, una corretta gestione delle stesse può favorire la difesa di habitat e biodiversità. Primariamente grazie al ruolo di tampone ambientale ed ecologico che svolge la vegetazione. I parchi, le alberate e i giardini contribuiscono in varia misura a filtrare e purificare l’aria, il suolo e le acque circostanti. Il verde rende più vivibili le città ma soprattutto aiuta a smaltire il carico di inquinanti che i centri urbani producono e che si diffondono nell’ambiente circostante. In molti paesi vengono studiate e messe a punto vere e proprie 'cinture verdi' attorno alle grandi metropoli per assorbire lo smog e l’inquinamento. Grazie a questo effetto di filtro le aree agricole e naturali vengono sottoposte a una pressione antropica inferiore.

 

Attraverso una pianificazione attenta e mirata è possibile valorizzare questi spazi al punto di renderli parte integrante del contesto naturale protetto. La scelta di essenze vegetali locali, la riqualificazione di aree incolte, il contenimento delle specie aliene invasive, il mantenimento o la creazione di ambienti più naturali possibile, sono alcune delle azioni che possono essere intraprese in tal senso. Le realtà che si vengono a creare non sono paragonabili agli habitat naturali selvatici.

 

Sono nicchie ecologiche nuove, in grado di ospitare ecosistemi misti, di origine antropica-naturale. L’aumento degli habitat, anche di natura mista, arricchisce la biodiversità globale. Parchi urbani e aree verdi fanno inoltre parte delle reti ecologiche. Attraverso queste isole di naturalità, sono garantiti i flussi e gli spostamenti di molte specie animali e vegetali. Limitando le interruzioni e favorendo le connessioni è possibile agevolare il rimescolamento genetico, caratteristica che sta alla base di un sistema sano, solido e in grado di adattarsi ai cambiamenti. Le aree verdi del nostro progetto si trovano a ridosso di un importante corridoio biologico, la Dora Baltea, e attraverso la loro gestione è possibile partecipare al processo di salvaguardia della biodiversità.

 

PAESAGGIO

 

Il verde in ambiente urbano e periurbano svolge un ruolo essenziale nella mitigazione degli impatti negativi sul paesaggio. La vegetazione oltre a svolgere ruolo di filtro chimico per gli inquinanti prodotti nelle città, ha anche ruolo di schermo fisico. I viali e i giardini interrompono la monotonia di edifici e infrastrutture, ombreggiano le strade e assorbono una buona parte dell’inquinamento acustico. Gli alberi sono utilizzati per schermare particolari situazioni di degrado estetico, come per gli impianti di depurazione, i centri per la raccolta dei rifiuti, le aree industriali. I parchi cittadini, soprattutto quelli siti in aree periferiche, contribuiscono a graduare il passaggio da ambiente urbano a quello agricolo o forestale, favorendo un aspetto più armonico al paesaggio di interfaccia. Quest’ultimo rappresenta un nodo fondamentale della pianificazione paesaggistica. Quello di interfaccia è un ambiente dalle grandi potenzialità ma anche estremamente fragile, e la presenza di aree verdi favorisce la creazione di situazioni più stabili e protette.

 ECOLOGIA

 

La presenza di aree verdi in ambiente urbano favorisce la creazione di una rete ecologica più ampia e funzionale. Essa rappresenta tutto l’insieme delle connessioni naturali che mettono in contatto le aree naturali e gli habitat protetti, contrastando il fenomeno della frammentazione ecologica. Gli impatti antropici col tempo, però, alterano le condizioni naturali, e senza una adeguata strategia adattativa queste aree sono destinate a soccombere. Per salvaguardarne il futuro occorre adottare un approccio dinamico, che permetta flussi genetici tra le varie aree tutelate.

 

Le città, le strade e le altre infrastrutture, ma anche gli ambienti agricoli intensivi, interrompono questi flussi. Occorre, ove possibile, rafforzare le connessioni tramite il mantenimento di aree verdi urbane. Anche attraverso il recupero e la riqualificazione di ex-coltivi o aree abbandonate ai margini delle città è possibile ottenere risultati simili. Soprattutto se tali azioni sono il frutto di una attenta pianificazione e di misure specifiche, come l’utilizzo di specie autoctone e il contenimento delle aliene invasive. Le realtà dei parchi urbani di Ivrea sono un bell’esempio di tali politiche ambientali.