Il desiderio segreto dei fossili

Venerdì 7 Dicembre 2018 - 21.30

Il desiderio segreto dei fossili

Mercoledì 31 Ottobre 2018 - 17.32

compagnia Maniaci D'Amore

Per il secondo anno consecutivo Zac! e il festival teatrale Morenica uniscono le loro strade e propongono due spettacoli decisamente politici.
In un anno che ha visto il nostro territorio andare alle urne per ben due volte nel giro di pochi mesi (prima alle politiche e poi alle amministrative) rivolgere l’indagine teatrale in quella direzione ci è sembrato quasi scontato.
Ma pur affrontando la stessa tematica, il percorso dei due spettacoli è molto diverso: nel primo “Proclami alla nazione” il tema è affrontato in maniera diretta entrando (nel vero senso della parola, chi vedrà lo spettacolo potrà capirlo) nella mente dell’uomo politico; nel secondo, “Il desiderio segreto dei fossili”, l’argomento emerge in maniera decisamente metaforica presentandoci una città dove nessuno nasce e nessuno muore, dove tutti fanno lo stesso lavoro, ma in cui nessuno sembra essere realizzato o felice. Una società incapace di cambiare che non riesce a creare benessere e felicità in coloro che la abitano e dove sarà solo un avvenimento straordinario (divino forse?) a mischiare le carte in tavola.
Come lo scorso anno, data l’alta qualità delle proposte (entrambe le compagnie hanno vinto parecchi premi) all’ingresso sarà richiesto un contributo di 10 euro (ridotto 8 per soci Zac! e soci Associazione Sensounico) diversamente dalla rassegna dello Zac! alla quale si accede ad ingresso libero con uscita a cappello.

venerdì 7 dicembre ore 21.30
Maniaci D'Amore
in
Il desiderio segreto dei fossili
Regia: Francesco d'Amore e Luciana Maniaci
Con: Francesco d'Amore, Luciana Maniaci e David Meden

A Petronia, 73 abitanti (36 maschi e 37 femmine) non si nasce e non si muore, “acqua” è una parola sconosciuta, nulla scorre.
Ma a sparigliare le carte è l’ingresso di un dirompente Francesco D’Amore en travesti: lui è Anita, la settantatreesima cittadina di Petronia, dispari dunque, diversa, sognatrice, starlettina dell’attesissima Festa del Pontile. Prova il discorso per la serata, insulta i suoi concittadini con tagliente ironia, dichiara il suo odio per ognuno di quei 72 esseri non-viventi, granitici come la sorella Pania (Luciana Maniaci) in attesa da sempre di un figlio dal marito.
Del resto l’unica arte possibile a Petronia, claustrofobica e in stallo, è quella dell’attesa perché a Petronia ci sono solo pietre e spaccapietre. Ogni abitante ha la sua personale lastra per essere sempre in equilibrio, ben puntellato, e la consolazione di una serie TV, dal titolo Cuori che affogano: tutti la amano, tutti ne discutono, comprese le nostre sorelle. Nelle infinite e identiche giornate di Petronia, Amita da sempre spera che accada qualcosa, e sogna di poter almeno baciare l’eroico protagonista della fiction, Johnny Water. Ma, si sa, desiderare è pericoloso: sarà proprio nel momento in cui Johnny diventerà un essere umano in carne ed ossa che tutto inizierà a scorrere, e la rottura del vaso di Pandora porterà con sè – con i desideri – anche orrore e rabbia, complicazioni e violenza.
Premio I Teatri del Sacro 2017; Segnalazione Migliore Spettacolo Premio Ubu 2017

Di alto tenore poetico, oscilla tra paura e desiderio, questa favola delicata e divertente, dura come la vita.
Mariateresa Surianello, Il Manifesto
.
Parole dette con il cuore che batte, anziché con la lingua che mente, rappresentano “Il desiderio segreto dei fossili” di Maniaci d’Amore. Un gioco a incastro tra teatro e televisione, un labirinto tra realtà e finzione in cui Francesco d’Amore, Luciana Maniaci e David Meden, affrontano con poetica e sferzante ironia dell’assurdo l’immobilità tanto del nostro Sud (e dell’Italia in generale) quanto della nostra scena teatrale contemporanea.
Matteo Brighenti, Pane Acqua Culture

Tags: