Il progetto NextGenU
il racconto di Debora e Marco
Sabato 10 giugno, a Saluzzo, si è tenuto l’evento “Spazio Giovani, monitoraggio civico di un bene anche europeo”. Si tratta dell’evento conclusivo di un progetto lanciato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo che ha selezionato tredici centri di aggregazione giovanile, tra cui lo ZAC! di cui facciamo parte anche noi, con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi alle tematiche europee. Sono stati dunque organizzati incontri rivolti soprattutto agli under 25, con dibattiti e proposte per far conoscere maggiormente le iniziative europee ai ragazzi e renderli partecipi nella creazione di nuovi contenuti da diffondere.
L’evento è stato organizzato dai ragazzi di Ratatoj APS e del Cinema Teatro Magda Olivero di Saluzzo che hanno seguito le tappe del progetto e ha avuto luogo nello Spazio Giovani, parte di un’ex caserma militare che sta diventando a tutti gli effetti un nuovo polo culturale cittadino. A questo proposito, i ragazzi saluzzesi ci hanno spiegato com’è nata l’idea di un centro aggregativo giovanile e quali sono le attività culturali e volte alla socializzazione che propongono da circa 7 anni. Nonostante ciò, però, molti loro concittadini non hanno ancora ben chiare le caratteristiche e gli obiettivi di quel luogo, tant’è che credono sia uno spazio riservato al post scuola. È importante dunque far capire a tutti quali siano le potenzialità di luoghi come quello, com’è avvenuto anche per lo ZAC! di Ivrea, proprio per cogliere tutto ciò che offrono e farne tesoro. Non si tratta solo di sfruttarli al meglio, bensì di farli diventare esempi da diffondere sempre di più nel territorio nazionale. Solo così si possono creare nuovi stili di vita che mirino a combattere l’emarginazione e prevengano atteggiamenti scorretti, frutto del malessere sociale che spesso interessa le realtà in cui viviamo.
Il progetto Next Gen U, avviato nel 2021 si propone di avvicinare i giovani under 25 all’Europa e quindi alla conoscenza del lavoro delle istituzioni europee e alle ricadute sulla vita dei cittadini. Ogni centro giovanile ha creato così il proprio team di lavoro che quest’anno ha effettuato un monitoraggio civico nel proprio territorio, cioè una raccolta di idee e proposte riguardo decisioni pubbliche. È importante che i giovani siano informati ed aggiornati sulle politiche europee, per poter essere partecipi dei cambiamenti e del loro futuro come cittadini europei. Ma è fondamentale che anche l’Europa faccia la sua parte, proponendo soluzioni che non svantaggino i giovani e le loro idee per il futuro lavorativo. Al di là del programma Erasmus+ dal punto di vista dell’istruzione e della formazione, servono sicuramente nuove proposte che tutelino i giovani dal punto di vista lavorativo in ogni Paese membro per dar loro la giusta valorizzazione. Senza tralasciare una serie di azioni per promuovere ovunque il rispetto e l’inclusione di tutti e a favore del territorio per migliorare la qualità ambientale e la salute delle persone. La speranza è che si tenga sempre più conto di queste idee per costruire tutti insieme non solo il futuro dell’Europa ma un futuro migliore per ognuno di noi.